DI NOI CHE – Se il lupo perde il pelo ma non il vizio, le furie rossonere perdono il pelo ma non il vizio; la maglietta sudata, l’aria di rivalsa, la grinta di riemergere, la forza di reagire sono tutte cose che fanno parte del tipico personaggio foggiano, con nome in codice Pasquale; il suo esercito di furie combatte su tutti i palloni, si butta in tutte le maniere sull’avversario, morde, pressa, lotta come un forsennato; il lupo padrone pensa che il banchetto casalingo preparato dai suoi cacciatori sia un ottimo pasto così da poterne fare un sol boccone, e invece le furie da cacciate diventano cacciatrici e da vere belve strappano quel boccone, e riacciuffano la preda che sembrava smarrita.
Come le furie i nostri calciatori prevalgono sul campo e dimostrano che anche in 10 non si è mai domi, il foggiano che ha la corazza è come loro, se si sente messo in causa reagisce, se si sente soppresso riemerge, se si sente preso in giro grida vendetta, contro tutto e tutti affronta le avversità come un vero predatore, e alla faccia del lupo calabrese li toglie tutta la sicurezza, la tenacia e la superbia che lo contraddistingue; il nostro branco non muore mai, che si sappia, le furie non mollano mai…i lupi sono avvisati…