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24 Giugno 2025
Dirette

Cosenza, Alessandro: “Stagione decisiva per me e per la squadra. Se segno al Chieti esulto”

Jonathan Alessandro. Ovvero classe, fantasia e corsa. Questa stagione, poi, anche goleador. L’esterno d’attacco italo-argentino classe ’87 attualmente è uno dei migliori del Cosenza, non a caso in cima alla classifica del Girone B di 2^ Divisione. TuttoLegaPro.com ha intervistato l’ex Ternana, Catanzaro e Cisco Roma in esclusiva il giorno dopo il pari interno con il Foggia.

‘Un buon pari ma con l’amaro in bocca…

“Eravamo in vantaggio con l’uomo in più. Dovevamo portare a casa i tre punti. La partita non era facile ma per come si era messa potevamo conquistare l’intera posta in palio. Ci abbiam provato, loro a parte il gol e un discreto possesso palla non hanno fatto molto di più”.

Mister Cappellacci ha detto, scherzando ma neanche troppo, che essere in testa dopo poche giornate è un disastro. Che ne pensi?

“Ha ragione, perché contro di noi tutti ci mettono un pizzico in più di foga. Giocare contro la capolista o le squadre ai primi posti fa questo effetto. Speriamo comunque di rimanere lassù a lungo”.

Da esterno preferisci creare piuttosto che finalizzare. In Lega Pro il tuo record è di 5 reti. Con le 4 marcature della stagione odierna stai per migliorarlo…

“Non mi nascondo: questo è un anno importante per me e anche per la Lega Pro. Vista la riforma il prossimo anno ci saranno meno squadre e quindi meno contratti professionistici. Per questo volevo partire bene nella stagione attuale e penso di esserci riuscito. Onestamente non credevo di segnare già 4 reti. Sono stato bravo a metterla dentro quando ne ho avuto l’occasione. Speriamo di poter migliorare il mio primato personale, ma se devo scegliere preferisco l’approdo del Cosenza in Lega Pro unica”.

Che ne pensi dell’attuale 2^ Divisione?

“Strana perché non puoi permetterti di sbagliare. Per salvarsi serve fare un gran campionato e arrivare in alto. In 1^ Divisione, invece, il campionato è più spensierato visto che non retrocede nessuno. Sono contento di giocare nell’ex C2 per dimostrare al meglio il mio valore”.

Italo-argentino. Due belle scuole calcistiche…

“Diciamo che le ho provate tutte e due. Ho iniziato in Argentina nelle giovanili di un team professionistico. Poi a 12 anni sono arrivato in Italia e ho cominciato la trafila dalle giovanili della Ternana fino ad arrivare in prima squadra”.

Sei d’accordo con l’età media?

“Se una squadra ha dei 18enni talentuosi li fa giocare per metterli in mostra e per crearsi un capitale nel futuro. Quindi non credo che serva l’età media per questo, anche perché rende più difficile il lavoro ai giocatori più esperti. Chi è bravo gioca a prescindere dall’età”.

Dirigenza, tifosi, compagni. Come ti trovi in mezzo ai Lupi?

“Cosenza è una piazza che merita molto più della categoria attuale. La società, molto attenta, lo sa e ha voglia di ritornare nei campionati che più le competono. Per questo, quando ho ricevuto la chiamata dal Cosenza, sono rimasto molto soddisfatto. Anzi, contentissimo.
Mi son trovato molto bene con i compagni. Con alcuni ci avevo giocato insieme a Chieti, con altri contro. Mi sono ambientato subito, questo è un gran gruppo”.

Dopo due stagioni a Chieti è arrivato l’addio. Se gli farai gol?

“Ho un ottimo rapporto con loro, a prescindere dal rammarico rimasto dopo il mancato salto di categoria per due anni di fila. Diciamo che il nostro rapporto era giunto al capolinea: loro avevano intenzione di cambiare un po’, io ho ricevuto una chiamata molto importante dal Cosenza. Li ringrazio per le due stagioni passate con loro, mi hanno trattato sempre benissimo.
Quando li incontrerò li saluterò, gli devo molto. Ma guardo al presente che si chiama Cosenza. Se segnerò? E’ una cosa bella: perché non esultare? Sono dell’idea che una rete è una gioia personale ed è giusto festeggiarla. Anche per rispetto dei tifosi del tuo team attuale. Non credo sia una mancanza nei confronti dell’ex squadra”.

fonte: tuttolegapro

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