16 Marzo 2025
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A Melfi… in primis non perdere

Peppino

 

PEPPINO BALDASSARRE – Sarà stata una falsa partenza o una partenza farsa quella del FOGGIA? Ancora una sconfitta, ancora una volta con le ossa rotte e senza punti in classifica. Eppure l’operazione è riuscita, ma il malato è morto. Contro il Vigor Lamezia il FOGGIA ha sfoderato la migliore prestazione del campionato sino ad ora. A prescindere dai primi venti minuti da favola con Agnelli e Quinto che si ritrovavano ad occhi chiusi, con un rigore non concesso su Cavallaro e con Giglio e Filosa pronti in area di rigore a dare il la ad interventi prodigiosi del portiere calabrese Rosti, nella ripresa il FOGGIA ha fatto di tutto per recuperare. Insomma un FOGGIA nettamente diverso da Teramo. Come ad El Alamein mancò la fortuna ma non il valore. E allora ci chiederemo perchè abbiamo perso. Semplice è la risposta per aver commesso sciocchi e puerili errori che hanno pregiudicato la superba prestazione di solo mezza squadra. Errori certamente favoriti da un modulo scellerato quello della difesa a tre, errori scaturiti nell’uno contro uno, errori (e questo è l’aspetto più grave) in fotocopia. Si subisce la rete in chiusura di tempo, sempre su palla persa a centrocampo e difesa completamente sguarnita a sinistra. Ha cominciato D’Angelo ad omaggiare i lametini e che ciò non passi inosservato sol perchè poi Micale ha parato. Ha completato l’opera Panbianchi che in area ha fatto fare il comodo suo al centrattacco avversario facendolo girare e rigirare finchè non ha scaraventato in rete il pallone. Minimo sei secondi è durato quell’uno contro uno negli ultimi dodici metri di campo, nessuno ha aiutato l’inesperto Panbianchi, nessuno in soli sei secondi è stato in grado di percorrere venti metri (vero Licata?). A scuola ci dicevano alcuni decenni fa venga accompagnato dai genitori. Oggi i signori procuratori, vocabolo che fa rima con imbonitori, dovrebbero accompagnarli alla ripresa degli allenamenti. A parte l’ottimo Cavallaro che ci riporta alla mente Ciccio Patino di mezzo secolo fa ed un Filosa in costante crescita, nessuno dei nuovi ci ha favorevolmente impressionato. Togli Savarise, metti Grea sulla destra non si procede. Peggio ancora a sinistra con Licata e Panbianchi. Ma sono da FOGGIA costoro? Zizzari non segna perchè non tira. In una squadra dove non segna nessuno perlomeno Giglio e Leonetti ci hanno provato. Sarà stata solo sfortuna o abbiamo sbagliato gli innesti? Non è la prima volta che succede (Digno et Famiano docent), ma in D gli dai il benservito e chi s’è visto s’è visto. Qui siamo tra i professionisti e i contratti vanno onorati anche se ti prendi il pacco napoletano! Mezza squadra tra i buoni, mezza squadra tra i cattivi. Tra i buoni ci piace ricordare proprio Agostinone. A Teramo ha fatto pena, ma contro il Vigor Lamezia si è comportato da leone: ruolo non suo, gara compromessa, eppure ha lottato ed ha quasi segnato, visto che il portiere con la scarpa gli ha negato la gioia della rete. Ecco Agostinone è l’esempio da seguire, sbaglia una partita, perde il posto, ma risponde presente all’urgenza! Di buono c’è anche che pur avendo segnato una sola volta in 270 minuti, si sono costruite in media 3,5 grosse occasioni da rete. prima o poi la mettiamo dentro. C’è da recuperare Venitucci. Può essere utile dietro le punte al vertice alto di un rombo con Quinto vertice basso ed Agnelli e D’Allocco larghi a destra e sinistra. E’ solo un’idea, ma abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno. Prima di pensare al Melfi vediamo in che condizioni è Tommaso Colombaretti. Potesse dare il 90% di quello che diede dal 2006 al 2009 avremmo risolto il problema di una fascia quella di sinistra. Se Ambrogetti che non conosciamo o chi per lui riuscisse a far funzionare la fascia controlaterale dove potremmo arrivare non lo possiamo sapere di sicuro all’ultima giornata saremmo minimo un punto davanti al Lamezia. Garantito. E ora l’unica trasferta lucana del torneo. Melfi dove Dino Bitetto non si è smentito: partenza a razzo. Dopo tre giornate è un testa coda. I lucani recuperano infortunati e squalificati, il FOGGIA recupera un megasqualificato vale a dire Narciso. L’importante è non perdere, ma spesso succede nel calcio di Lega Pro che Davide ammazza Golia. Vedremo. L’importante è non peggiorare la media inglese dove con il nostro meno sei perdiamo in media due punti a gara. Bisogna risalire. A poco più di 40 giorni dal ripescaggio siamo nuovamente dove eravamo. Ma qui nessuno torna indietro, non si cede neppure un metro…

 

Peppino Baldassarre

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