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19 Settembre 2024
Foggia Calcio

Foggia, un pari per l’esordio. Allo Zaccheria 1-1 con l’Aprilia

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Tra infortuni e squalifiche formazione rimaneggiata. Cavallaro: «Avevo troppa voglia di festeggiare»

FOGGIA – Per adesso va bene così. Il Foggia impatta 1-1 allo Zaccheria contro l’Aprilia, nell’esordio in seconda divisione lega pro. Un risultato positivo, anche alla luce delle numerose defezioni registrate nelle fila dei rossoneri. Le squalifiche di Agostinone e Loiacono, unite agli infortuni di Quinto, Sciannamè e D’Allocco (uscito a metà primo tempo per una lussazione alla spalla) hanno costretto il tecnico Pasquale Padalino a rivoluzionare l’undici base. In campo scendono ben sei calciatori nuovi rispetto alla scorsa stagione, tre dei quali (Pambianchi, Filosa e Venitucci) giunti nell’ultima settimana di mercato, con un gap di condizione da colmare.

PRIMO TEMPO – Foggia e Aprilia si dividono il match. La prima frazione è a completo appannaggio dei romani, scesi in campo con una formazione giovanissima. L’Aprilia parte forte e nei primi minuti manda in tilt l’inedita difesa Foggiana. D’Anna spedisce alto dai venti metri, Ferrari gira sulla traversa un cross dell’ex Frigerio e ancora D’Anna di testa manda il pallone a lato. Sono passati solo 6′ minuti e il Foggia sembra già in barca. Bisogna attendere il quarto d’ora per i primi sussulti d’orgoglio. Leonetti di destro impegna alla respinta il portiere ma Giglio (pronto a fiondarsi sul pallone) è in posizione di fuorigioco e l’arbitro ferma l’azione; lo stesso bomber rossonero cerca di girare al volo un assist generosamente porto dalla difesa romana ma cicca clamorosamente la sfera. A cavallo della mezz’ora torna a farsi vedere l’Aprilia. Ferrari chiede il rigore per lo sgambetto di D’Angelo mentre, sulla ripartenza, D’Allocco (il migliore dei suoi) è costretto a uscire per la lussazione della spalla sinistra. Entra Licata e Cavallaro va a fungere da terzo attaccante in un inedito 3-4-3. Al 36′ arriva il gol degli ospiti. Tiro di D’Anna, deviazione di D’Angelo e parabola beffarda per Micale. I rossoneri accusano il colpo e per poco non vanno in tilt su un innocuo spiovente da sinistra, sul quale D’Angelo e Pambianchi non si capiscono e il solito D’Anna può colpire di testa. Micale c’è. Il portierino di San Paolo Civitate risponde presente anche su una punizione di Marino, a una manciata di secondi dall’intervallo.

SECONDO TEMPO – Il Foggia rientra in campo determinato e voglioso, ma i romani si chiudono con ordine, almeno fino all’ora di gioco, quando un cross dalla destra di Savarise mette tutto solo Cavallaro davanti al portiere; la sua incornata è incredibilmente alta. L’ex capitano della Nocerina si riscatta quattro minuti più tardi, portando in vantaggio i suoi. L’azione è da play station. Lancio di 40 metri al volo di Venitucci, palla sui piedi di Cavallaro che rientra sul destro, manda a terra Mbodj e infila il portiere con un preciso rasoterra. Lo Zaccheria esplode e crede nella rimonta. Al 67′ Leonetti potrebbe concretizzarla ma il suo piattone su assist di Cavallaro termina incredibilmente alto. La bomba di corsi al 76′ viene neutralizzata da Micale mentre, una fortunata deviazione, frustra il tiro di Leonetti permettendo l’intervento di Ragni.

SPOGLIATOIO – A fine gara il più felice è Giovanni Cavallaro: «Torno al gol tra i pro dopo quasi due anni di astinenza e di infortuni. L’ultimo lo segnai al Foligno con la Nocerina. Lo dedico al tecnico Pasquale Padalino, l’unico che ha voluto credere in me quando tutti mi davano per finito. Lui ci ha messo la faccia con la tifoseria e la società volendomi a tutti i costi. Lo ringrazio. E perdonatemi se ho rimediato il giallo per l’esultanza ma avevo troppa voglia di festeggiare e ringraziare il pubblico».

fonte: Domenico Carella – Il Corriere del Mezzogiorno

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