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Gli uomini di Padalino macinano gioco ma senza reti
«La grinta c’è ora dobbiamo migliorare la condizione»
Poco cinico, tanto sfortunato. Il Foggia strappa solo uno zero a zero sul difficile campo del Melfi, vice capolista del girone, ma le recriminazioni sono tutte di marca rossonera. Belli e divertenti nelle manovre, i ragazzi di Padalino vengono bloccati solo dai pali (ben due) e dalla mira imprecisa degli attaccanti. Capita così che l’immensa mole di gioco costruita non sortisce nemmeno l’ombra di un gol. Si allunga inesorabilmente l’astinenza da gol del Foggia, giunta ormai a quasi 300 minuti. Neanche il confermato 3-4-3 riesce nell’intento di mandare in rete Giglio e compagni. Ma le note positive della giornata non mancano, come il ritorno in campo del portiere Antonio Narciso, reduce da 15 mesi di squalifica (patteggiamento per il caso calcioscommesse) e gettato subito nella mischia per aumentare il tasso di esperienza della squadra.
PRIMO TEMPO – Il Foggia scende in campo determinato e inizia a lavorare ai fianchi l’avversario, attento e ordinato in fase difensiva. Nelle rare occasioni in cui le maglie gialloverdi si allargano, Zizzari spreca malamente a tu per tu con il portiere. L’attaccante non calcia ed effettua un improbabile passaggio al centro per Giglio. L’azione sfuma. Ancora più clamoroso e’ l’incrocio dei pali pieno colto da Agnelli, con un preciso tiro a giro dal limite. Al 26′ Cavallaro apre troppo il destro e manda a lato un favorevole contropiede. Agnelli riesce a fare peggio con il sinistro, mandando incredibilmente fuori tutto solo davanti al portiere. Anche l’arbitro ci mette del suo quando al 39′ Cardinale tocca di mano un cross di Cavallaro, ma non viene concesso il rigore.
SECONDO TEMPO – Anche nella ripresa e’ il Foggia a menare le danze. Cavallaro al 7′ preferisce calciare di destro un difficile pallone da posizione defilata. La sfera termina a lato per le imprecazioni di Giglio, tutto solo in area. Ci riprova al 11′ con un tiro a giro di destro, tanto bello nella sua parabola, quanto sfortunato nella mira. La palla esce di poco. La sfortuna si accanisce con il Foggia al 18′. Agnelli scocca dai 30 metri un dardo che il portiere alza quel che basta per spedirlo sulla base della traversa. Per avere notizie del Melfi bisogna attendere il 35′, quando Narciso si supera allungandosi alla sua sinistra per deviare il colpo di testa a botta sicura di Tortori. Ma il Foggia non molla fino al 45′, quando Agnelli su punizione chiama alla deviazione in angolo il portiere. No, non è proprio giornata. Ma il punto di Melfi non va disdegnato. Anzi, può essere un ottimo punto di partenza per il campionato. In fondo, non può piovere per sempre. «Senza gol non si vince – ha detto a Padalino a fine partita – ma almeno non ne abbiamo subiti. Credo che in campo si sia vista la grinta che chiedo ai miei uomini, ora dobbiamo migliorare le condizione atletica».
fonte: Domenico Carella – il corriere del mezzogiorno