Roberto Cappellacci, tecnico del Cosenza arriva in sala stampa col cappellino al quale è particolarmente affezionato e concentratissimo sulla partita di domani al “Pinto” contro la Casertana.
I cronisti gli chiedono subito lumi sull’eventuale utilizzo dei due nuovi centrocampisti, Castagnetti e Meduri, e il mister risponde positivamente.
“Sì, potrebbe starci che uno dei due possa partire subito titolare (magari alternandosi con l’altro), anche se conosce poco la squadra. La mia volontà è quella di dare maggiore equilibrio alla squadra, perché domenica scorsa qualche limite lo abbiamo riscontrato tutti. Però potrei anche decidere di far giocare gli stessi uomini con i quali abbiamo affrontato il Tuttocuoio. Mi riservo la scelta finale”.
La deduzione è logica: se gioca uno dei nuovi centrocampisti, si passa al 4-4-2. “Ma in fondo – sorride Cappellacci – abbiamo sempre giocato in questa maniera. E’ chiaro che c’è molta più carne al fuoco in avanti e dobbiamo equilibrarci ma alla fine il 4-2-3-1 spesso si trasforma in 4-4-2. E poi, come sapete, potremmo perdere Palazzi. Al momento è difficile che possa rientrare dall’Ucraina ma manteniamo ancora qualche speranza”.
Cappellacci non chiude le porte ad un eventuale impiego in tandem di Mosciaro e De Angelis, per come ha provato anche giovedì in partitella ma spiega ai cronisti che domani a Caserta giocherà certamente Calderini, sia nell’ipotesi di 4-2-3-1 che di 4-4-2.
Capitolo Casertana.
“E’ la squadra più attrezzata del campionato – afferma –. Ha dimostrato la sua forza a Poggibonsi, pareggiando una partita complicata e su un campo difficile. Ha fatto la partita per tutti i novanta minuti e ha grandi valori tecnici, anche se deve trovare ancora, come tutte le squadre, la giusta condizione. Rispetto a noi a livello fisico sono molto più avanti e ci metteranno in difficoltà. Noi dovremo giocare con molta attenzione: in questo momento la Casertana è più forte di noi, però non partiamo certo battuti. Nonostante le nostre difficoltà, abbiamo grande fiducia”.
Cappellacci parla molto bene del suo collega Eziolino Capuano.
“Ha una grande carica, fa giocare bene le sue squadre, ha sempre ottenuto ottimi risultati e fa bene a sottolineare che in queste categorie non servono solo i nomi per vincere. Servono volontà, corsa, collaborazione: se non dai il massimo non vinci. Quanto al suo credo tattico, che si fonda molto sulla difesa a tre, credo che stia diventando una sorta di “moda” per tutte le categorie ma è un’idea che rispetto, pur non condividendola…”.
Infine, il punto sulla condizione fisica del Cosenza.
“Ancora non siamo una squadra a tutti gli effetti: amalgama, gioco, idee e condizione fisica sono tutte componenti per le quali dovremo ancora lavorare a fondo. Siamo in crescita, però, anche se inevitabilmente abbiamo ancora bisogno di tempo per carburare. Il mio obiettivo è avere un Cosenza propositivo e che attacca con più uomini possibilmente giocando bene. Adesso rischiamo di più, anche a livello di modulo tattico, per trovarci meglio in futuro”.
ufficio stampa cosenza