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20 Maggio 2025
Serie B

COSENZA: l’ex tecnico Mondonico, “Il calcio ancora oggi riesce a dare felicità nel vuoto che c’è intorno”

Il calcio dà felicità perchè tutto il resto è un disastro. Emiliano Mondonico, ex allenatore del Cosenza tra il 2001 e il 2002, ma soprattutto di squadre come Torino, Atalanta, Fiorentina, Napoli e Cremonese, oggi apprezzato opinionista alla Domenica Sportiva, ha sintetizzato così il concetto di felicità nel calcio.

Gliel’hanno chiesto gli organizzatori del Festival delle Invasioni, che l’hanno invitato al chiostro di Santa Chiara a conversare sul tema.

“Il calcio dà appartenenza – ha aggiunto il Mondo nazionale – e regala attimi di felicità che nessun’altra realtà riesce oggi a darci”.

La politica, la chiesa, il sociale. Il tecnico cremonese ha passato in rassegna tutti i mali della nostra società e ne ha dedotto che è solo il calcio a dargli qualche momento di felicità. “Mentre mi operavano per due volte di tumore – ha detto con un certo orgoglio – io allenavo una squadra e questo pensiero mi rendeva felice”.

Mondonico ha recuperato la dimensione ludica e gioiosa del suo mondo quando ha candidamente rivelato che, per allenare la sua squadra del cuore, ha firmato un foglio in bianco lasciando ai dirigenti della Fiorentina il compito di scrivere la cifra che avrebbe dovuto percepire. Ma anche quella del vecchio, dell’uomo maturo, del giovane e del bambino che rincorrono una palla rotolante. E i risvolti sociali ovvero l’impegno dei protagonisti del calcio per fare da testimonial, ad esempio contro gli eccessi della gioventù e la droga.

“Ha ragione Mondonico, che saluto con ammirazione – ha affermato il presidente del Cosenza Calcio, Eugenio Guarascio -: il calcio dà appartenenza e lo sappiamo bene soprattutto noi calabresi. Mentre parlava mister Mondonico e quando venivano evocati momenti di gioia per il Cosenza, ho sentito quello che avverto sulla pelle ormai da due anni. Quando si costruiscono positività, c’è la sensazione ancora più forte dell’appartenenza. I momenti di felicità che dà il calcio ci fanno sentire tutti uniti ed è una dimensione assolutamente straordinari. Viene quasi da chiedersi come facevano fino a 100-150 anni fa quando non c’era il calcio”.

Guarascio ha ribadito che per lui “il calcio è ecologia e pulizia” e che il Centenario del Cosenza sarà celebrato per come merita.

Hanno partecipato alla conversazione Franco Dionesalvi, che ha coordinato i lavori, Alessandro Russo, Massimo Cervelli e Marcello Spadafora.

Il delegato comunale per i rapporti con la società e con la tifoseria ha sottolineato il suo legame speciale con gli ultrà, che gli ha restituito la voglia di essere felice grazie al calcio.

ufficio stampa

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