“Sono stufo di sentire attenuanti: a livello fisico la squadra sta bene e non possiamo cercare più alibi. Dobbiamo giocare e darci una svegliata. Non riusciamo a fare gioco perché commettiamo troppi errori gratuiti e abbiamo un atteggiamento di sufficienza”.
Il tecnico del Cosenza, misterRoberto Cappellacci torna a parlare a meno di 48 ore dalla sconfitta di Lamezia e ribadisce i concetti già espressi a caldo. Con un’aggiunta determinante: da oggi in poi non esistono più scusanti.
“Potevamo e dovevamo fare di più e meglio in queste ultime due partite: ora bisogna crescere in fretta perchè c’è bisogno di punti e le attenuanti non devono diventare alibi” – ha aggiunto davanti a microfoni, registratori e taccuini.
Il tecnico abruzzese ha provato anche a guardare il bicchiere mezzo pieno ma alla fine, tornando sulla partita di Lamezia, non ha potuto fare altro che rimettere il dito nella piaga e commentare, tra l’altro “che non abbiamo fatto un tiro in porta”.
Stimolato dai cronisti a parlare dei singoli reparti, Cappellacci non ha buttato la croce addosso a nessuno ma ha sottolineato il concetto di “collettivo”, nel quale sono inseriti tutti gli episodi della partita.
“Non cambio né modulo né giocatori perché quando si interrompe un processo di crescita non va mai bene. Non metto in dubbio niente rispetto a quello che ho fatto finora: sono convinto di quello che faccio e quindi del valore e delle possibilità di crescita della squadra. Tuttavia, non ho il prosciutto davanti agli occhi e vedo quali sono i giocatori che mi seguono e applicano quello che ci diciamo in settimana e quelli che sono in difficoltà. E’ per questo che mi attendo una risposta importante: da questo momento non ci sono più alibi“.
Quanto a possibili nuovi arrivi, l’allenatore del Cosenza non solo non ha lasciato intendere che ci possano essere ma ha commentato con una battuta: “Se mi serve un centrocampista o un esterno? No, mi serve un campo d’allenamento…”.
fonte: nuovacosenzacalcio