Il Cosenza cade a Lamezia e mister Roberto Cappellacci, con la sua ormai consueta onestà intellettuale, riconosce i giusti meriti alla Vigor: “Hanno vinto perché l’hanno meritato – esordisce al microfono di RLB – e perché hanno creato tante situazioni pericolose. Noi abbiamo giocato la palla con troppa sufficienza: potrei dire che è un atteggiamento giustificabile perché non siamo ancora quello che potremmo essere ma è un’attenuante parziale. La verità è che ci facciamo male da soli, siamo autolesionisti in un certo senso. Abbiamo perso una serie di palloni che definire stupidi è un eufemismo, poi è normale che ti spaventi, che vai in paura e allora fai anche peggio… Non dobbiamo essere ansiosi, non dobbiamo fare le cose in fretta tanto per farle e dobbiamo essere più svegli. Tra la partita col Sorrento e quella di oggi (ieri, ndr) abbiamo rischiato di prendere gol 10-11 volte e questo non è possibile. Perdiamo delle palle che non si possono perdere… Sì, forse mi devo dare una svegliata anch’io altrimenti perdiamo la bussola”.
L’aspetto che più fa arrabbiare Cappellacci è la lentezza con la quale la sua squadra gioca la palla: “Predico da settimane che dobbiamo essere svelti perché lì davanti abbiamo giocatori di qualità che possono far male ma devo dire che, almeno finora, non siamo bravi a fare gioco. Siamo troppo arruffoni, dobbiamo essere più tranquilli e gestire meglio la palla. Lo avete visto tutti: non arriviamo in area di rigore o comunque in zona tiro come dovremmo. Io nella mia testa la soluzione per ovviare a questi problemi ce l’avrei… Ma non posso metterla in atto né tantomeno posso dirvela… E neanche la condizione approssimativa può essere una giustificazione valida”.
fonte: nuovacosenzacalcio