Nella vittoria contro il Messina a fare notizia è stato soprattutto lo score dei tiri in porta dei siciliani. Quello “zero” che è stata la nota più positiva, insieme ai tre punti, considerando le sette reti incassate nelle prime tre gare di campionato. “Cosa è cambiato? Niente. Ci siamo guardati in faccia dopo Aversa e ci siamo detti che avevamo toccato il fondo. Avevamo concesso davvero troppo“. La voce di Leonardo Moracci è di quelle autorevoli, considerando che il difensore del Castel Rigone è l’unico ad aver giocato per tutti e 90 i minuti le sei gare ufficiali, fra Coppa e campionato, dei biancoblu.
“Non dimentichiamoci poi – continua Moracci – che abbiamo recuperato appieno Gimmelli ed è arrivato anche Cangi. Senza nulla togliere a Sbaraglia e Santarelli, ma stiamo parlando di due pezzi da novanta per la difesa. E in settimana il tecnico Di Loreto aveva lavorato moltissimo su alcune situazioni di gioco. I frutti per fortuna, sabato scorso, si sono visti“. Il difficile però viene adesso. “Certo, la vittoria con il Messina è la base da cui ripartire e domenica ci aspetta una trasferta difficilissima a Poggibonsi. Hanno perso a Sorrento e vorranno rifarsi subito. Li abbiamo affrontati in Coppa e sono pericolosissimi soprattutto nelle ripartenze con Pera e Scardina“.
Intanto però la vittoria di sabato è stata una bella iniezione di fiducia. “Senza dubbio – continua Moracci -, specie per il modo in cui è maturata. I tre cambi nella ripresa hanno cambiato la partita. Avete visto che impatto hanno avuto Redi, Tranchitella e Bontà? Se vogliamo arrivare dove dobbiamo arrivare, lo spirito deve essere sempre questo. Tutti si devono sentire titolari“. Già, Tranchitella che ha segnato anche su punizione. Per lo specialista Moracci, insomma, la concorrenza sale. “Ma Coresi e Tranchitella calciano con il destro. Se ne capitasse una da destra… Chissà, magari proprio domenica con il Poggibonsi“. Una partita super sabato scorso, c’è un sms speciale? “Mi ha scritto Lorenzo Tarpani. Ma ci sentiamo sempre. Dopo averlo conosciuto quell’anno a Todi, il bomber è sempre nel mio cuore. Ecco, se segnassi davvero a Poggibonsi non potrei non dedicargli il gol…“.
fonte: giornaledellumbria