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Età media 25 anni, contributi a scendere con il salire dei dati anagrafici. La Lega Pro ha ufficializzato nel pomeriggio le nuove norme sulle quote giovani in vigore da questo campionato, come stabilito dall’accordo di mediazione del presidente Figc Giancarlo Abete. Ma l’Aic alza le antenne di fronte al rischio che il testo del comunicato – diffuso dal sito – non rispecchi appieno lo spirito dell’intesa.
”Approfondiremo nei prossimi giorni il dettaglio della norma approvato dall’Assemblea di Lega Pro”, dice Damiano Tommasi, presidente del sindacato calciatori che ha revocato lo sciopero per la prima giornata di domenica dopo l’accordo. ‘‘Vogliamo capire meglio la ponderazione dei contributi. A tutti i nostri associati – aggiunge il presidente dell’Assocalciatori – garantiamo inoltre che nessun club sarà escluso dai contributi sulla base dell’età media, così come concordato con la federazione”.
Il consiglio direttivo della Lega Pro, sulla base del voto unanime dell’assemblea ha emanato il regolamento ”per la ripartizione dei proventi derivanti dalla legge Melandri”. Le società di Prima Divisione ”dovranno schierare, nelle partite di campionato, calciatori con un’età media di anni 25”. In caso di 26 anni, le somme spettanti si decurteranno del 25%; del 60% per i 27; del 70% per i 28; dell’80% per i 29, del 90% per i 30 anni. Al contrario, i club che schiereranno squadre con età media di 24 anni avranno una maggiorazione del 15%, quelli con 23 del 25%. In seconda divisione, si devono schierare squadre con età media di almeno 24 anni. Le decurtazioni sono del 50% per i 25, del 60% per i 26, del 70% per i 27, dell’80% per i 28 anni. In Prima Divisione, non avranno i contributi squadre con media età inferiore ai 21 anni. La media si calcola su 10 giocatori, volta per volta i club dovranno segnalare il loro fuoriquota.
fonte: tuttolegapro