Ad Ischia non è tutto oro quello che luccica. Dopo la cavalcata trionfale dell’anno scorso, culminata con la promozione dei gialloblù dell’isola verde nel campionato di Lega Pro e lo scudetto nella poule finale, si avvertono sinistri scricchioliì. Secondo i soliti bene informati ed in base a quanto risulta in esclusiva al nostro sito Tuttolegapro.com ci sono diversi giocatori che avanzano più di una mensilità, oltre ad una serie di premi promessi, ma non onorati. Mentre per i giocatori confermati c’è stata una sorta di spalmatura sul contratto rinnovato, ma con scadenze che arrivano anche a dicembre 2013.
I protagonisti della scorsa stagione sono in ambasce per una serie di spettanze non onorate, oltre ad un generale lamento per una cattiva ed antipatica gestione di rapporti personali poco improntati alla disponibilità. Come riferito dalla stampa locale nel variegato firmamento del tifo gialloblù si sono riscontrati e continuano a riscontrarsi dei preoccupanti mal di pancia. Che hanno come bersaglio l’attuale direttore sportivo, che nonostante una serie di comparsate televisive ad effetto – specie nei giorni del calciomercato – non si è distinto per correttezza e trasparenza nei rapporti con parte dei giocatori, lo stesso staff tecnico e la dirigenza.
Il patron della squadra Lello Carlino – e presidente di Carpisa – si prodiga per risolvere e mettere a posto una serie di questioni, con la collaborazione del suo staff, con in testa il vice presidente Roberto Maione, il direttore affari societari Giancarlo Senese ed il consulente della società preposto alla contabilità Lucio Pellone. Ma sembra non esserci fine ad una serie di accordi e richieste garantite ad inizio stagione ma non ancora onorate. Anche il mister Sasà Campilongo in camera caritatis avrebbe confessato di pretendere un giocatore in meno e qualche dirigente in più, che abbia però reali conoscenze dell’ambiente e di quella che è la normale gestione di una società che aspiri, per gli investimenti fatti, ad un legittimo processo di continuità. Riconoscendo il merito a patron Carlino ed al suo gruppo di aver iniziato un cammino che a livello locale era quasi impossibile da ipotizzare sia per il particolare momento economico-sociale, sia per la dimensione dell’intera isola.
Restano forti perplessità su tesseramenti errati, già nello scorso campionato (ndr. vedi il caso del portiere Onesti), giocatori strapagati e mai impiegati (Chiaria docet), lunghe ed estenuanti trattative per giocatori messi in mostra ma mai realmente ceduti e trattati (ndr. Tito) ed un gruppo camaleontico per dimensioni e costi. Oppure giocatori convocati per l’ultimo ritiro, ma non contrattualizzati o addirittura in assenza di visite mediche. Per non parlare delle lamentele costanti e continuate di procuratori ed agenti, in grossa difficoltà a trattare quello che la stampa locale definisce il “… rito procidano del Mago di Oz”, prendendosi gioco dell’attuale vertice sportivo.
La passione e l’attivismo dal duo Carlino-Dino Celentano (presidente onorario del club) vengono offuscate da una serie di piccole questioni che stanno mettendo in cattiva luce già prima di iniziare la squadra gialloblù. La lunga e sollecitata ricontrattazione del mister Campilongo e dello zoccolo duro del trascorso campionato ha imperversato sul web con toni anche duri, mentre la direzione tecnica e la stampa propinavano alla piazza Evacuo, Guazzo e company. La speranza è che le cose vengano messe a posto prima di iniziare la lunga e difficile stagione da matricola in Lega Pro.
fonte: tuttolegapro