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E’ risaputo che il FOGGIA ha partecipato a ben 11 campionati di Serie A, riuscendo a salvarsi in sei circostanze e retrocedendo per cinque volte. All’antivigilia del ritorno del FOGGIA nei tornei professionistici andiamo a
curiosare negli 11 esordi in massima divisione.
LA PRIMA IN A – L’esordio assoluto è del 1964, a Firenze il FOGGIA di Pugliese gioca per la prima volta in A. Perde 3-1 contro la Fiorentina, nonostante l’inzuccata iniziale di Matteo Rinaldi che realizzò la prima rete del FOGGIA in Serie A. Gli spogliatoi del Comunale di Firenze, oggi Franchi, erano ubicati sotto la tribuna, l’uscita in campo sotto la curva Fiesole come oggi. Percorrendo le due squadre in fila per due circa una settantina di metri nel budello dello stadio fiorentino, gli uomini in maglia viola subissarono di insulti i rossoneri. Dopo circa un quarto d’ora di giuoco, vi fu un calcio d’angolo in favore dei dauni. Matteo Rinaldi che marcava il centrattacco gigliato Orlando gli disse dopo un epiteto irripetibile: Aspettami qua che vado a segnare! E così fu! Poi i padroni di casa presero il sopravvento. Tra i viola esordì in A Mario Bertini, futuro mediano vicecampione del mondo sei anni dopo. Andò male, ma con onore al FOGGIA di Rubino l’anno dopo a Torino contro la Juventus. Il risultato fu di 1-0 per i bianconeri. Dal 1965 era previsto il portiere di riserva in panchina. Durante la gara si infortunò Moschioni e gli subentrò Ballarini. Fu il primo dodicesimo del calcio italiano ad entrare in campo.
LE BIG – Che il primo ciclo aureo del FOGGIA di Rosa Rosa stesse per finire, lo si capì dall’esordio casalingo del 1966. Nonostante il FOGGIA di Rubino schierasse il doppio centravanti con Traspedini e Nocera, fu l’Internazionale ad imporsi col suo doppio centravanti: finì 4-0 per gli ambrosiani con tripletta di Sandro Mazzola e rete di Vinicio che a FOGGIA realizzò la sua unica marcatura in nerazzurro in tutto il campionato 66/67. Molto meglio andò nel 1970 a Torino contro i granata. Majoli su rigore riuscì a pareggiare la rete del Toro. Era il FOGGIA di Maestrelli che con Bigon sfiorò il colpaccio in zona Cesarini. Anche nel 1973 si iniziò a Torino, ma contro la Juventus. Pavone portò in vantaggio il FOGGIA poi l’immancabile rigore trasformato da Cuccureddu e la rete di Bettega capovolsero il risultato e la squadra di Toneatto tornò a casa con le pive nel sacco. Positivo, invece, fu l’esordio del 1976. Il FOGGIA di Puricelli riuscì a pareggiare 0-0 allo Zaccheria contro la blasonata Inter. La catastrofe si verificò nel 1977 a Torino contro la Juventus. Dopo il primo tempo terminato a reti bianche, gli juventini ne misero a segno ben sei.

ZEMANLANDIA – Sorprendentemente dopo tredici anni di assenza dalla Serie A fu il FOGGIA di Zeman a pareggiare 1-1 a San Siro contro l’Inter di Orrico nel 1991. Addirittura Ciccio Baiano portò in vantaggio i satanelli, che per poco più di dieci minuti si trovarono primi in classifica in serie A. Fu Ciocci a riportare
i nerazzurri in parità. Nel 1992 stesso stadio ma non stesse squadre. L’avversario era il Milan ed anche il FOGGIA di Zeman era totalmente cambiato. Resistette oltre un’ora sullo 0-0 fino ad una sciagurata autorete di Grandini, che sancì l’1-0 dei diavoli sui satanelli. Nel 1993 il teatro della prima fu l’Olimpico di Roma. Ad ospitare era la Lazio, ma più che di prima si trattò dell’ultima partita della giornata giocata in notturna perché nel frattempo era arrivata l’epoca delle televisioni a pagamento. Il risultato non fu da Zeman, ma fu utilissimo al FOGGIA. Finì infatti 0-0 una gara capolavoro disputata dai rossoneri. L’ultima prima giornata in Serie A risale al 1994. Sempre a Roma, ma di pomeriggio e contro la Roma. Finì 1-1 con Totti che segnò a Mancini la sua prima rete in Serie A, la prima di 227, mentre nella stessa porta sotto la curva Nord fu Kolivanov a sfruttare un errore di Aldair ed a regalare la rete del pareggio al FOGGIA di Catuzzi.
Chissà se un giorno potremo aggiornare questo argomento…..
PEPPINO BALDASSARRE
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