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28 Marzo 2025
Blog Foggia Calcio Io Rossonero

Il nostro tifo è un inferno, il nostro nome vivrà in eterno

GuidoVillani

Ciao a tutti, amici.
E’ con immenso dispiacere che mi trovo oggi a dover esprimere il mio pensiero su una notizia che non avrei mai pensato di dover commentare. Dopo 33 anni di onorata carriera, infatti, attraverso un comunicato ufficiale, è stato reso noto lo scioglimento del Regime Rosso Nero, storico club di tifosi organizzati del Foggia.
Per chi come me nel Regime è entrato nel lontano 1986 (alla tenera età di 13 anni), per chi da spaesato ed impaurito ragazzino è cresciuto fino a diventare adulto, per chi con il Regime ha gioito, ha pianto, ha viaggiato in lungo ed in largo per l’Italia, ha lottato, ha preparato coreografie, ha ideato nuovi cori, ha fatto notti insonni per preparare striscioni, chi ne ha insomma vissuto attivamente la vita e la storia, quello dello scioglimento è stato un duro colpo.
Per tutte le squadre professionistiche (e non) che disputano campionati nazionali in qualsiasi disciplina sportiva, il calore del pubblico, si sa, è fondamentale.
Ma gli Ultras, i club organizzati di tifosi, costituiscono il dodicesimo uomo in campo. Con la loro coreografie, con i loro costanti incitamenti, nonostante le interminabili trasferte al seguito della squadra, incidono in maniera importante sul l’esito positivo di una gara e magari spingere alla vittoria i propri beniamini.
Beh amici, il Regime era tutto questo; era un concentrato di passione, gioia, incoscienza, amore e sentimento per la propria squadra. E a volte anche di più…
Come dimenticare le 20 ore di treno per raggiungere Trapani e spingere i satanelli alla conquista di quella agognata promozione in serie B, quel 4 giugno 1989?
Come dimenticare le lunghe e trionfali trasferte al seguito del fortissimo Foggia di Zeman, che dominava il campionato di serie B.
Come dimenticare l’esordio in serie A a Milano contro l’Inter, dove uno sparuto gruppo di illustri sconosciuti imponeva un imprevisto pareggio alla più titolata formazione meneghina. Erano più di 10.000 i tifosi entusiasti e festanti al seguito.
Insomma amici, come dimenticare il Regime Rosso Nero.
Credo che chi ha vissuto da ultras la Curva dello Zaccheria lo sentirà suo per sempre.
In questo momento così delicato per le sorti rossonere, alla vigilia di un probabile ritorno tra i professionisti e dopo aver vissuto l’onta del dilettantismo, il mio personale in bocca al lupo va a chi oggi prenderà le redini del tifo sia in curva sud sia in curva nord. A voi ricordo un coro che ci piace tanto fare: il Foggia siamo noi.
Il mio invito a tutti voi amici, è di inviarmi foto, racconti o ricordi di vita trascorsi al seguito del Foggia calcio e del regime rosso nero. Mandate ciò che volete e lo pubblicherò.
Mi piace chiudere questo intervento con 2 frasi storiche della curva rossonera:
“Meglio Soffrire per poi gioire, che illudersi e poi morire”.
E come recita il titolo di questo articolo:
“Il nostro tifo e’ un inferno, Il nostro nome vivrà in eterno”.
Ad majora, Regime Rosso Nero

Guido Villani

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