13 C
Foggia
19 Aprile 2025
Serie B

AVERSA: Fabio De Luca, “Sono stato scaricato senza motivo”

Fabio De Luca (31), ex attaccante della Vigor lamezia, doveva far parte dell’Aversa Normanna, è partito in ritiro, poi dopo il ripescaggio il calciatore non è stato preso. Come l’attaccante stesso racconterà, era tutto fatto anche se non in maniera ufficiale, poi al momento di mettere nero su bianco non se n’è fatto niente. De Luca, molto scottato per quanto accaduto, ha voluto raccontare a TuttoLegaPro.com come si sono svolti i fatti. E racconta di essere tornato ad allenarsi con l’Equipe Salerno Soccer, con la quale già si allenava prima dei contatti con gli aversani.

“In giugno ero stato contattato dall’allenatore e dal direttore sportivo dell’Aversa Normanna – ricorda De Luca – per sondare la mia disponibilità. Parlando con il mister avevo capito che c’era un’alta probabilità di un ripescaggio della squadra, e il mio obiettivo era quello di rimanere in Lega Pro. A quel punto ho dato la mia disponibilità: prima del ritiro ho fatto una settimana di allenamenti ad Aversa, e hanno chiesto al mio procuratore Candido Fortunato di chiudere al più presto, anche se prima del ripescaggio non si poteva fare il contratto”.

Poi cosa è successo?

“E’ successo che proprio l’altra sera, nel momento in cui avrei dovuto firmare il contratto, non se n’è fatto nulla. Sono stato scaricato così, senza motivo, non so il perché. Nonostante fossi stato tra i migliori ai test, nonostante avessi l’entusiasmo di un ragazzino, mi è stato detto che dovevo lasciare il ritiro. Penso che più di ogni altra cosa nel calcio valga una stretta di mano, ero convinto che sarei diventato un giocatore dell’Aversa. Anche i giocatori e l’allenatore potrebbero confermare che ero sempre tra i migliori. Questa cosa mi ha fatto perdere altri contatti che avevo”.

Quindi si è sentito tradito?

“Per me il trasferimento ad Aversa non era ufficioso, ma era come se fosse ufficiale: ormai ero dell’Aversa. Il contratto non ho potuto firmarlo perché la società non era stata ripescata in Lega Pro, ma per me quella stretta di mano e quell’insistenza nel farmi partire con loro significava che facevo parte del loro team. In onor del vero, mi sono trovato molto bene in quei quindici-venti giorni di ritiro. Solo che una società non può fare quello che ha fatto: così come mi hanno voluto, mi hanno fregato. Da questa esperienza ho imparato che fin quando non firmi nero su bianco, non puoi fidarti di una semplice parola o di una stretta di mano”.

Come lo vede ora il suo futuro?

“Adesso come adesso non lo vedo molto positivo. Le squadre sono state fatte, solo che se ci dovesse essere una società che pensi a me soprattutto come persona, ne sarei contento. Ormai però il danno è stato fatto, spero, con l’aiuto del mio agente, di trovare quale situazione lavorativa”.

Tornerà ad allenarsi con l’Equipe?

“Sì, ma già da ieri sono tornato ad allenarmi. Ho ricominciato con più voglia di prima: essere rimasto senza squadra non vuol dire che resterò a guardare, si ricomincia e sarò più forte di prima”.

fonte: tuttolegapro

Potrebbero interessarti:

Poggibonsi, pres Pianigiani non molla. E pensa al ripescaggio

La Redazione

Catanzaro, c’è una nuova vicepresidente

La Redazione

Benevento, Cassia: “Sconfitta bruciante a Caserta, perché si trattava di un derby”

La Redazione