19 Febbraio 2025
Foggia Calcio

Foggia salvo in extremis. Il merito è dei tifosi

Seggiolini 1FOGGIA – «Il Tavoliere delle Puglie» titolava un Guerin Sportivo di metà anni ´80 presentando il Foggia, regina della C. «Perché ogni partita allo Zaccheria è una favola da raccontare». Dal 29 luglio 2013, però, le favole da raccontare non sono circoscritte al prato verde di viale Ofanto. Iniziano in uno sportello bancario e proseguono lungo l´Autostrada del Sole, in un count-down ritmato dai post sui forum dei tifosi e su Facebook. La promozione in Lega Pro, come adesso si chiama la vecchia serie C, ottenuta lunedì scorso dal Foggia (per l´ufficialità, ma solo per quella, occorre attendere il 5 agosto) non ha nulla a che vedere con l´ultima in ordine di tempo, esattamente 10 anni fa, scandita da una cavalcata vincente sul campo e una passerella trionfale al Flaminio di Roma. Quella più strana della quasi centenaria storia del Foggia è ancora una volta ottenuta a Roma, ma nella sede della Figc. Dove pochi attimi prima del gong finale delle 19 è stata portata l´ultima fidejussione da 300 mila euro (più 100 mila a fondo perduto) a pochi minuti di distanza dal deposito dell´altra da 400 mila (più 36 mila di tassa d´iscrizione) nella sede della Lega Pro a Firenze.
Ultimo atto di una corsa contro il tempo di tre auto partite dalla sede foggiana della Banca Popolare Pugliese, tra la fine mattinata e il primo pomeriggio del giorno più caldo dell´estate italiana (con Foggia in testa alle classifiche delle temperature, l´unica vetta che non abbandona mai). Questione di minuti, di attimi, e un sogno coltivato da novembre sarebbe svanito relegando i rossoneri al dilettantismo. Un sogno a cui hanno creduto, forse prima ancora che la società, i tifosi: alla notizia che quest´anno ci sarebbero stati ripescaggi (del novembre scorso, appunto) sul forum più cliccato del mondo rossonero (foggiacalciomania) è stato aperto un topic per seguire in quasi duemila pagine, giorno per giorno (nei mesi scorsi) e attimo per attimo (negli ultimi giorni), prima la rimonta per i play off (diventati da inutili, oltre che maledetti, a essenziali per il ripescaggio) e poi la rincorsa agli 836 mila euro. Nella giornata più calda e più lunga, i post hanno ripercorso tutto: dal gol al 94esimo di Nardò alla fidejussione dei Lloyds non valida, dalla vittoria a Santa Maria Capua Vetere ai supplementari alla fidejussione «buona» in 24 ore, dalle griglie delle società ripescabili alla lunga corsa verso Roma e Firenze stile «Fast and Furious». Con i tifosi foggiani di Roma e Firenze che aggiornavano su forum e Fb le condizioni meteo e di traffico fino alla disponibilità, data via telefono da un tifoso foggiano de Roma, di mettere a disposizione il proprio scooterone nel caso di traffico intenso sul raccordo anulare. Insomma, niente a che vedere con le magie di De Zerbi dell´ultima promozione del 2003. Ma tutto altrettanto appassionante. E nulla sarebbe stato possibile se un anno fa Davide Pelusi, foggiano residente a Milano, non avesse messo a disposizione 250 mila euro del suo patrimonio di lavoratore dipendente (di alto livello: è ad di Morningstar Italia, ma sempre dipendente) per l´iscrizione in D e se la famiglia Lo Campo (imprenditori, ma piccoli, non grandi, come amano definirsi) non avesse garantito quest´anno le due fidejussioni, coadiuvata dal comitato dei tifosi che ha raccolto 103 mila euro in una colletta iniziata solo il 15 luglio. E forse non è un caso che mentre Pelusi sfrecciava sull´autostrada del Sole e i Lo Campo sotto il sole di Foggia attendevano la fidejussione, il gotha degli imprenditori foggiani nelle stesse ore si azzuffava in Camera di commercio per decidere a chi spetti un seggio per l´elezione del nuovo presidente dell´ente camerale con il segretario più pagato d´Italia. Loro, che i palazzi li alzano per davvero, a darsi appuntamento in tribunale tra querele e contro querele. I Lo Campo, che nei palazzi si limitano alle ristrutturazioni, a trepidare per il Foggia. I satanelli di nuovo in C non devono dire grazie a nessuno, se non ai tifosi e al sindaco che si è prodigato per stringere al massimo i tempi delle pratiche necessarie. O, forse, devono dir grazie a un male necessario, quello di mettersi alle spalle, negli ultimi due anni, la coppia Casillo-Zeman, prima il loro ricordo e poi i due personaggi in carne e ossa: l´allenatore con l´addio-tradimento e l´ex imprenditore con la mancata iscrizione in Lega Pro. Che adesso torna a Foggia mentre Casillo è alle prese con i creditori in tribunale e Zeman è tornato a interessarsi del grande calcio, anche se per quest´anno solo in pay-tv perché, come prima del ritorno a Foggia, è rimasto senza squadra. Sgombro dai fantasmi del passato, adesso lo Zaccheria è pronto a raccontare nuove favole.

fonte: Corriere.it

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